Il 13 aprile 2023, in rappresentanza delle classi 3^A RIM e 4^B RIM, gli studenti Busana, Faltone, Pandin e Addai, accompagnati dalla prof.ssa Barbara Disnan, si sono recati a Trieste, dove nella sala del Consiglio Regionale hanno ritirato il premio del concorso “AICCRE l’Europa che vorrei”.
Gli allievi presenti alla premiazione, a nome di tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto, ringraziano la dirigente dell’Istituto Mariarosa Castellano e tutti coloro che hanno dato un aiuto nella realizzazione del progetto, sia in maniera diretta fornendo materiale, sia in maniera indiretta fornendo idee e spunti tramite incontri per la realizzazione del video finale.
Il lavoro che è stato svolto in diversi mesi ha avuto come obiettivo la valorizzare dei diritti espressi tramite graffiti, disegni su muro e frasi. Oltre al video però gli allievi hanno avuto anche il piacere di ospitare a scuola grandi associazioni come ICARO, CEVI, SISIFO ed UN PONTE PER, che nel mondo dei diritti sono molto attivi e hanno permesso agli stessi allievi di alzare la testa e guardare il mondo con gli occhi di una persona consapevole di ciò che la circonda tramite l’arte creata ed espressa da altre persone.
Nello specifico il lavoro di ricerca dei graffiti e dei murales, una forma d’arte urbana che ha preso piede in molte città del mondo, ha permesso di osservare e apprezzare l’arte che ci circonda tutti i giorni. Alla fine della ricerca sono stati trovati molti graffiti incredibili, dei quali è stata catturata la loro bellezza attraverso le foto ed è stato creato un video che mostra la straordinaria arte urbana della nostra città. Questa attività ha permesso di esplorare la città in modo diverso, di apprezzare l’arte urbana e di lavorare come squadra per raggiungere un obiettivo comune. La speranza è che il video possa ispirare altri a esplorare e apprezzare l’arte urbana nei loro centri abitati.
Infine gli stessi allievi hanno avuto anche il piacere di allestire negli spazi della scuola una mostra di quadri realizzati dai detenuti che raccontano storie di vita vissuta, di emozioni, di sogni e di speranze. Sono opere che parlano della realtà che i carcerati vivono ogni giorno, ma anche della loro capacità di trovare bellezza e significato anche nelle situazioni più difficili.