Con la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19, durato più di due anni, il Deganutti riapre finalmente le porte alle uscite didattiche di più giorni. Già nella prima parte dell’anno dell’anno scolastico, il miglioramento della situazione pandemica ha permesso di organizzare diverse attività da svolgere, in giornata, al di fuori delle mura scolastiche, quali mostre, visite a musei, seminari presso l’università o altri enti, spettacoli teatrali e cinematografici, attività sportive. Con l’entrata in vigore del decreto-legge del 24 marzo, ricominciano anche i viaggi di istruzione di più giorni e gli stage linguistici all’estero.
Dopo le giornate sulla neve dei primi giorni di aprile, il Deganutti ha organizzato un viaggio di istruzione a Firenze per la classe 4A SIA, con 14 studenti e due docenti. Tre giorni intensi, all’insegna non solo della cultura e dell’arte, ma anche delle passeggiate, del divertimento, delle curiosità, delle specialità culinarie e dello shopping.
La città di Firenze è tra le poche al mondo ad avere tutto il proprio centro storico censito come patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e racchiude centinaia, se non migliaia, di cose da vedere e da fare. I ragazzi hanno contribuito in modo decisivo alla pianificazione dell’itinerario della visita scegliendo, tra le tante attrazioni, quelle che suscitavano loro maggiore interesse, creando un mix perfetto tra antico e moderno.
Dalle imponenti opere del periodo pre-rinascimentale e rinascimentale, come la Cattedrale in stile gotico di Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze, con la famosa cupola del Brunelleschi, affrescata da Giorgio Vasari, il Battistero con la stupenda Porta del Paradiso del Ghiberti, il Campanile di Giotto, Piazza della Signoria, per secoli al centro della vita politica di Firenze, dove si trovano l’elegante Palazzo Vecchio, sede attuale del comune cittadino e museo civico, la Loggia dei Lanzi, dove sono collocate alcune statue famose come il Perseo di Benvenuto Cellini, la Fontana del Nettuno dell’Ammannati ed il monumento equestre di Cosimo I del Giambologna, all’innovativo museo dedicato a uno dei marchi più iconici della moda italiana e internazionale, il Gucci Garden, dove arte, design, moda e cibo si intrecciano in modo indissolubile dando vita a un’esplosione creativa che ripercorre la storia di Gucci, fondatore dell’omonimo brand proprio a Firenze nel 1921, attraverso oggetti vintage, lavorazioni artigianali, scarpe e abiti, articoli d’arredamento, pezzi rari da collezione, intrattenimento multimediale e a fine percorso una meravigliosa boutique con articoli unici.
Dalla romantica passeggiata che da Ponte Vecchio, con i celebri negozi degli orafi, lungo l’Arno e una scalinata che attraversa il Giardino delle Rose, conduce al piazzale Michelangelo, dove uno spettacolare tramonto e la vista mozzafiato su tutta Firenze ci ha lasciato senza parole, al divertente giro in centro nelle vie dello shopping in cerca di souvenir e prodotti tipici.
Dalla contemplazione dei capolavori dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, Botticelli, Raffaello, Giotto, Tiziano, Pontormo, Caravaggio, Leonardo da Vinci e Michelangelo, custoditi nella Galleria degli Uffizi, e del David di Michelangelo nella Galleria dell’Accademia, all’esperienza multisensoriale, in bilico tra immaginazione e realtà, della suggestiva creazione artistica e multimediale dedicata alla vita e alle opere di uno dei maggior pittori del XX secolo, vera icona del surrealismo: Salvador Dalí.
E infine uno sguardo veloce alla casa di Dante, a Palazzo Pitti e alla chiesa di Santo Spirito.
Anche la gola ha avuto la sua parte: al mercato di Sant’Ambrogio abbiamo trovato dell’ottima carne fiorentina, e poco distante da lì, in un piccolo locale, abbiamo gustato una eccellente schiacciata, prodotta con farine selezionate e curata nella lievitazione, farcita con specialità toscane come la porchetta, la finocchiona o altri affettati e formaggi tipici. Non poteva mancare poi la pizza in un ristorante tipico e un gustoso brunch in un originalissimo locale in stile vintage americano anni 50.
I tre giorni sono volati via in fretta. I ragazzi sono stati bene e si sono divertiti, mostrando senso di responsabilità e spirito di iniziativa; il viaggio di istruzione è stata per loro un’occasione che ha favorito la socialità, fortemente provata dal lungo periodo di emergenza pandemica, e il consolidamento delle relazioni interpersonali.